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SI MUORE OGNI GIORNO – ma mentre siamo in vita: VIVIAMO!

“Si muore ogni giorno” penso; in questa che è proprio una giornata novembrina di quelle uggiose, in cui ci pensano i colori del foliage a ricordarti che non è tutto grigio; anche quando il grigio sembra prevalere.

foliage autunnali che colorano la tristezza, la malinconia. Si muore ogni giorno
Si muore ogni giorno – foliage autunnale

Cammino nel silenzio di un sabato deserto, in cui persino il parco dietro casa è vuoto. Chissà dove sono finiti tutti. Osservo a destra gli alberi ingialliti e rosseggianti; mentre a sinistra, i Platani potati senza criterio, sono nudi in maniera innaturale. E’ sorprendente come vita e morte possano coesistere in uno stesso istante. Come a riflettere costantemente ciò che anche noi siamo, noi che abbiamo cominciato a morire il giorno in cui abbiamo cominciato a vivere, in un paradossale loop di eternità.

si muore ogni giorno
Si muore ogni giorno – siamo da prima e continueremo ad essere

Ricordo il giorno in cui scoprii che l’uomo che amavo follemente (mio marito, allora) era malato. Era d’autunno anche quel giorno a Roma e lavoravo in aeroporto. Davo le informazioni ai viaggiatori appena atterrati e avevo una lunga coda di persone davanti a me, allo sportello, desiderose di conoscere i dettagli di una città magnifica che avevano viaggiato per scoprire. Gentile e sorridente risposi al mio telefono e lui, dall’altro capo, mi disse: Fiammetta: sono sieropositivo”

si muore ogni giorno
Si muore ogni giorno – una chiamata può cambiarti la vita

Rimasi immobile, ma dentro sentii un fuoco che dal mio cuore diramava come un’elettricità ghiacciata verso ogni spazio nel mio corpo. Sentii dolore. Mi fu possibile sentire la paura di Lenin (così si chiamava mio marito), lo smarrimento. La mia paura: cosa sarebbe accaduto? Sarebbe morto? E io?

Almeno 10 persone in fila davanti a me, ed io che avevo voglia di gridare; di piangere; scappare…

Invece rimasi là, col nodo in gola sorridente a dare il benvenuto a quei turisti che non avevano ragione di affrontare i miei dolori. Venivano in vacanza, loro.

La mente, la mia preziosa mente, prese il sopravvento con una razionalità rassicurante che, vista l’impossibilità di alternative in quel momento, rese possibile che rimanessi lucida fino a completare il turno di lavoro per ritornare a casa.  Alla realtà spaventante di qualcosa di così enorme da gestire!

si muore ogni giorno
Si muore ogni giorno – La mente al servizio del benessere

Quella sera, scesa dal treno, decisi di camminare verso casa. 5 km a piedi per pensare, per fare spazio al nuovo capitolo della mia vita che non sarebbe stata più la stessa, da quel giorno in poi.

Mentre camminavo sentii spontaneo il desiderio di spostare l’attenzione da ciò che era così terribile da immaginare, incominciando ad elencare tutte le cose per cui essere grata; felice; riconoscente.

“Sono sana” dissi, “ho due gambe sane per camminare, libera” “ho due occhi sani per vedere, le mani, i piedi, ogni mio organo funziona. Sono fortunata perché ho una famiglia numerosa, che mi ama, I miei genitori sono vivi, sani. Ho tanti amici. Sono fortunata perché ho un tetto sulla testa, ho cibo, coperte, ho tutto ciò che serve per vivere dignitosamente” e così via… Fu sorprendente come più elencavo ragioni per essere felice e più ne affioravano nella mia mente. 5 kilometri di ragioni per cui essere grata. Tanto che, quando giunsi a casa dal mio amato, ero già avvolta nell’amore che sa accogliere e fronteggiare anche il più grande timore.

si muore ogni giorno
Si muore ogni giorno – La gratitudine ci rende più forti

Mi fa tenerezza e mi rinforza, guardare indietro a quel frangente. Perché, dopo il legittimo sconforto del momento, si fece strada in me un coraggio; un fuoco di possibilità e di pro-azione che fino ad allora era inimmaginabile. Ero determinata a fronteggiare al meglio quella storia; in grado di vedere un orizzonte di bellezza. Ancora non sapevo che quello sarebbe stato solo il principio di un tempo sconvolgente.

Poco dopo, sarebbe arrivata la diagnosi di un cancro e poi ancora altre patologie connesse a quella condizione di immunodeficienza. Come nei più famosi film, non mi si risparmiarono scenari orribili e tuttora indescrivibili. Li serbo ancora nel mio cuore con sconfinata compassione e ammirazione per quello che sono stata capace di affrontare.

malati terminali di aids e prendersene cura. Si muore ogni giorno
Si muore ogni giorno – curare un malato terminale

Avevo solo 35 anni ed ero sola. Ero volata a casa di Lenin, lontana centinaia di chilometri da casa mia; in un Paese, il Venezuela, dove la dittatura socialista aveva iniziato ad affondare le radici. Le cliniche private erano state spogliate dei migliori medici (definiti allora “i complottisti” contro regime); e i militari armati fino all’osso erano al posto degli infermieri, in ogni dove. Mio marito aveva bisogno di cure specialistiche. Il progressivo insediamento del nuovo regime, prevedeva l’arrivo di medici da Cuba e questo si traduceva in protocolli di trattamento confusi e incompatibili. Ciò che curava il cancro danneggiava gli altri organi, ingigantiva [letteralmente] i parassiti dentro il suo corpo e, nelle stanze di ospedale. Gli scarafaggi passeggiavano sicuri mentre, di protocollo in protocollo, il personale dell’ospedale si avvicendava. Entravano in stanza bardati come in presenza della peste (avete presente mascherine, doppi guanti e visiere?) Pur senza conoscenza medica, sapevo che quello che stava accadendo era tutt’altro che salvifico per lui.

Nel sottofondo di quello scenario surreale, intanto; la radio e la Tv trasmettevano ininterrottamente da mattina a sera le loro litanie: “Que viva la revolución! Que viva Chavez! Socialismo Patria o Muerte!” Da allora ho spento per sempre la Televisione.

si muore ogni giorno. Venezuela
Si muore ogni giorno – La dittatura militare in Venezuela

Aveva solo 34 anni e fu la polmonite a porre fine alla sua vita. A mezzogiorno di un 15 di luglio del 2007; mentre lo accarezzavo come si fa con un bambino per farlo addormentare. Era irriconoscibile, trasfigurato dalla malattia, eppure lo vedevo ancora come quel primo giorno in cui mi aveva fatta innamorare. Sembra incredibile. Io stessa stento a crederlo, guardando indietro.

Lenin Solarte e Lenin Ignacio Solarte Cubillan con Tambores de Imbangala sulle spiagge in Venezuela Maracaibo Si muore ogni giorno
Si muore ogni giorno – Lenin Solarte in Venezuela

SIAMO CAPACI DI ATTI STRAORDINARI!

Questo è lo scopo di questo mio racconto, questa condivisione come un pensiero ad alta voce. Pagina di un diario emozionale profondo che affiorava in me passo dopo passo. Oggi. In questa giornata uggiosa novembrina in cui mi sembra di vedere, col presente, tante similitudini che mi spaventano.

Anche oggi so che emergerà il coraggio, come quel giorno. Malgrado il legittimo sconforto iniziale di un evento spaventante che disorienta, emergerà il coraggio. Che qualunque sia lo scenario che mi rivelerà la storia, io saprò affrontarlo con coraggio e amore. Come ho già fatto.

E questa mia è solo una piccola storia come ce ne sono migliaia, milioni OGNI GIORNO. Perché si muore ogni giorno, fa parte della vita. E’ naturale anche se ci spaventa. Perciò, invece di pensare a questo, ti invito a fare come ho fatto io quel giorno: VIVI! Riempiti d’amore! Guarda verso orizzonti di bellezza! Enumera le infinite gioie che sono imparagonabili ed innumerevoli. Queste faranno emergere il CORAGGIO che si nasconde dentro la paura.

E se desideri sostegno: ECCOMI, saprò esserci con te.

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